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Quali sono i principali simboli francesi? Ecco degli esempi

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Emblematici e storici: ecco quali sono i simboli francesi più importanti

Nei secoli hanno contribuito a cementare il forte spirito nazionale che da sempre contraddistingue questo popolo e, ancora oggi, hanno un grande valore: i simboli francesi sono diversi, alcuni famosissimi, altri meno conosciuti, ma tutti affascinanti, poiché raccontano storie e tradizioni suggestive.

Se stai progettando un viaggio in Francia, magari per studio o lavoro, oppure desideri conoscere a fondo la cultura francofona, ti consigliamo di continuare a leggere per scoprirli tutti.

I simboli francesi: ecco quelli che devi conoscere assolutamente

Materiali e immateriali, i simboli della Francia sono molti e alcuni hanno avuto vite lunghe e complicate, intersecate con la rocambolesca e importante storia di questo Paese.

Ma quali sono quelli più significativi che rappresentano la Francia all’estero dal punto di vista politico, sociale e culturale, la richiamano subito alla mente e sono importanti da conoscere?

Scopriamoli insieme:

1. La bandiera tricolore

Come per ogni altro Paese, è il suo simbolo principale.

Presente sugli edifici ufficiali e durante un buon numero di eventi all’aperto, in particolare durante le gare sportive o le sfilate militari, è chiamata anche «bandiera tricolore”. Infatti, il significato della bandiera francese è da ricercare proprio nei suoi colori, il bianco, il rosso e il blu:  inizialmente erano due (blu e rosso) che rappresentavano quelli della città di Parigi e le sue milizie che indossavano coccarde di questi colori; il bianco arrivò nel marzo 1789 per volere del primo generale della Guardia Nazionale Gilbert Du Motier, Marchese di Lafayette, in occasione di una visita alla guarnigione da parte di Re Luigi XV.

La forma attuale a tre bande verticali, l’ha assunta il 15 febbraio 1794, importante per non confonderla con quella olandese.

2. Marianne

Se in Francia ti rechi in comune o in tribunale, avrai sicuramente occasione di vedere una scultura raffigurante il busto di una donna che porta un berretto frigio rosso, indossato dai galeotti di Marsiglia che, nel 1792, furono liberati dai rivoluzionari.

Marianne è la rappresentazione nazionale allegorica della Repubblica francese, ma anche personificazione stessa della Francia e dei suoi valori: Liberté, Égalité e Fraternité, il motto utilizzato durante la Rivoluzione Francese dal popolo che protestava per i suoi diritti.

3. Il gallo

È diventato, praticamente per caso, il simbolo della Francia. Infatti, questo avvicinamento è dovuto a una stranezza linguistica: la parola gallus in latino significa sia abitante della Gallia che galletto. Curioso, no? Oggi, alcuni tifosi dei Blu lo portano con fierezza, ma non si è imposto facilmente.

Napoleone I era contrario al suo utilizzo, poiché pensava che questo animale, senza “punti di forza”, non potesse essere “il simbolo di un impero come la Francia. Oggi, però si trova, sui campanili delle chiese (come segnavento), sui monumenti ai caduti e anche sulla maglia dei giocatori della nazionale francese.

4. Il logo della Repubblica Francese

Si trova sul Grande Sigillo di Francia e raffigura una donna seduta che si appoggia a un timone sul quale è inciso un gallo, la cui zampa poggia sul globo terrestre. Nella mano destra, invece, tiene un fascio littorio che, presente sugli armadi della Repubblica francese e sui passaporti francesi, rappresentava il potere di vincolo e punizione. C’è anche un’urna con le iniziali S.U. per ricordare l’importanza del Suffragio Universale diretto, promulgato nel 1848.

5. Il Giglio

Tra i simboli francesi, è quello che rappresenta la monarchia.

Il «Giglio di Francia» è stato per lungo tempo l’emblema degli elenchi dei re di Francia e, secondo Angelo de Gubernatis, considerando che simboleggia la riproduzione, rappresenterebbe la successione dinastica e l’aumento della popolazione.

6. La Marsigliese

L’inno francese fu composto da Claude Joseph Rouget de Lisle nel 1972 e il nome, inizialmente fu “Chant de guerre pour l’armée du Rhin”, ma divenne noto come Marsigliese perché cantata dalle truppe di volontari, provenienti da Marsiglia, durante il viaggio verso Parigi, dov’erano diretti per assaltare il Palazzo delle Tuileries e porre fine alla monarchia. 

Sono diverse le curiosità legate all’inno francese: tra queste il fatto che fu bandito da Napoleone che, addirittura, la sostituì con un’altra canzone rivoluzionaria chiamata “Chant du Depart”, la quale divenne così popolare in Francia al punto che i soldati la chiamavano la “sorella della Marsigliese”.

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