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"Masques et subversion. La Commedia dell’Arte, entre l'Italie et la France."

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DIALOGO TRA CARLO BOSO E ROBIN SUMMA

 Nel Seicento, in pieno Rinascimento, le strade dell’Italia iniziano a riempirsi di misteriosi personaggi mascherati. Piano piano, queste maschere al contempo buffe, provocatorie, sovversive e spesso spaventose, diventano dei personaggi teatrali con dei caratteri identificabili. Si riuniscono ed improvvisano scherzi e commedie con tonalità popolare e quasi insurrezionali sulle piazze pubbliche. Ogni città, ogni paese, ogni comunità crea allora spontaneamente il proprio personaggio, che è come la sintesi dello spirito del suo popolo: Brighella a Bergamo, Arlecchino a Venezia, Dottore Balanzone a Bologna, Pulcinella a Napoli, e Meo Patacca a Roma.

Se le mascherine di oggi ci danno la sensazione di essere invisibili, le maschere di allora si esprimevano, denunciavano e diffondevano idee. In che modo il teatro popolare della Commedia dell’Arte parla del potere e del sacro ? A che livelli è stato l’oggetto di persecuzioni ?

Carlo Boso, sceneggiatore, drammaturgo, attore, fondatore dell’Académie Internationale Des Arts du Spectacle e Robin Summa, autore e creatore di machere ci parleranno delle origini delle maschere della Commedia dell’Arte, e di quello che è rimasto oggi di questa cultura popolare.

Moderazione: Héléna Chouraki, incaricata alla missione culturale all’IFCSL

INCONTRO IN LINGUA FRANCESE 

Il pubblico può fare domande in francese o in italiano sul chat.

Clicca qui per seguire l’incontro su Zoom 

Link: https://zoom.us/j/94615456539
ID de réunion : 946 1545 6539

L’incontro sarà ristramesso in diretta sulla Pagina Facebook Maschere Summa e sulla Pagina dell’Aidas.
Organizzato da Maschere Summa e da Académie Internationale Des Arts du Spectacle (AIDAS) 


CARLO BOSO

Nato nel 1946 a Vicenza, Carlo Boso è diplomato alla scuola del Piccolo Teatro di Milano. Ha partecipato alla realizzazione di una cinquantina di opere teatrali dirette da diversi registi, tra i quali: Massimo Castri, Peppino de Filippo, Dario Fo, Peter Locack, Giorgio Strehler, Ferruccio Soleri.
In qualità di drammaturgo e regista, ha scritto e diretto una quarantina di spettacoli, che sono stati rappresentati nei principali Festival internazionali: Quai Nord, Un treno per Algeri, Scaramuccia, La Follia d’Isabella, Il Mercante di Abiti, Don Giovanni, Fedra, Antigone, Mori a Venezia, I Cavalieri della Rosa, Don Chisciotte, MélodieForaine, Public or not Public, Il Falso Magnifico…
Ha curato inoltre la regia, tra gli altri, di alcuni testi di: Bertold Brecht (L’Opera da tre soldi, Le Nozze dei Piccolo-Borghesi), di Shakespeare (Macbeth, Il Mercante di Venezia, La Dodicesima Notte), di Pirandello (Sei Personaggi in Cerca d’Autore), di Carlo Goldoni (Arlecchino Servitore di Due Padroni, La Locandiera, I Gemelli Veneziani, La Vedova Spiritosa, La Pamela Nubile, La Bottega del Caffé), di Molière (Le Furberie di Scapino), di Racine (Andromaca), d’Alfred Jarry (Ubu Re), di Genet (Le Serve), di Büchner (Woyzeck), di Ramuz-Stravinsky (La Storia del Soldato), di Dario Fo (Morte Accidentale d’un Anarchico), di Carlo Gozzi (Il Re Cervo, L’Uccellino Verde)

E’ stato direttore artistico del Festival di Montmartre a Paris, del festival di Carcassonne, del Carnevale di Venezia e di Milano Aperta.
Ha partecipato alla creazione del TAG Teatro di Venezia, del Teatro di Porta Romana di Milano, del Teatro del Nord-Est di Treviso e dello Studio Théâtre di Montreuil (Parigi).
Come pedagogo, ha diretto più di cento stages internazionali di teatro ai quali hanno partecipato all’incirca cinquemila attori provenienti dai cinque continenti.
Nel 2004 ha fondato a Parigi l’Académie Internationale des Arts du Spectacle.

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ROBIN SUMMA

Nato nel 1994 a Pithiviers, Robin Summa è creatore di maschere, attore, autore e pedagogista. Dopo aver frequentato medie e liceo ad indirizzo musicale e teatrale, dove ha l’occasione di studiare e approfondire la chitarra classica (Conservatoire Mozart, Parigi) e l’ arte scenica, Robin Summa consegue la laurea triennale  in Filosofia nel 2014 alla Sorbona. Insegna poi Lettere moderne in diverse scuole medie del sobborgo parigino.

Nel 2015, come già aveva precedentemente fatto sua sorella Sara, riprende l’attività del padre Pierangelo Summa, che gli aveva insegnato, prima di morire, l’arte di creare, scolpire e fabbricare maschere per il teatro e lo spettacolo dal vivo. Specialista in maschere della Commedia dell’Arte in cuoio e in cartapesta, produce anche maschere neutre, maschere animalesche, e tante altre creazioni (druido, maschere per musicisti…). Vende presso privati, scuole, compagnie, attori, librerie… Coordina e tiene laboratori sulla maschera teatrale.

Nel 2019, si trasferisce a Napoli, continuando la sua creazione e le sue attività tra la Francia e l’Italia. Come suo padre, concepisce la maschera come un oggetto d’arte, ma anche, se non soprattutto, come une oggetto populare e vivo, spesso sovversivo. La maschera contiene in se una storia, ma si nutre anche del rapporto che l’attore intrattiene con essa, e con «l’altro», il pubblico, e in modo più generale, con la società. Non nasconde: rivela; invita a riinterrogarsi sempre sul rapporto che gli individui intrattengono tra di loro.
 

Nel 2019 viene pubblicato il suo primo libro, La Maschera è Libertà, Storia di un’insurezione teatrale, Libretto 1 (Il Quaderno Edizioni), raccolta di testi e corsi del padre Pierangelo sulla questione delle maschere di Commedia dell’arte. Nel 2020 inaugura a Napoli una bottega eponima, incentrata sulla vendita di maschere di teatro in cuoio.

Le sue opere originali e le sue ricreazioni seguendo i stampi del padre sono regolarmente esposte in Francia e in Italia (Librairie française de Rome, 2019; Librairie de la Maison Jean Vilar, Avignon, 2019; Cavallerizza Reale, Torino, 2019; Institut Français de Naples, 2020; Galleria Spazio Papel, Milano, 2020).

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