Lo scopo del convegno è esplorare gli aspetti devozionali, normativi, artistici e musicali delle Quarantore tra XVI e XIX secolo. L’idea di questo incontro nasce dal ritrovamento di una Macchina delle Quarantore ottocentesca nelle soffitte della chiesa di S. Luigi dei Francesi di Roma. In occasione del Giubileo del 2025, la Macchina sarà restaurata ed esposta al pubblico; in concomitanza è previsto un concerto dell’Ensemble Correspondance (dir. Sébastien Daucé)
Devozione di origine medioevale, le Quarantore si svilupparono, nella loro versione moderna, a Milano a partire dal 1527 come reazione alle devastazioni causate dalle guerre di Carlo V. Il nome di Quarantore deriva dal lasso di tempo che Gesù passò nel sepolcro, dal momento della sua sepoltura a quello della sua resurrezione. Pur non appartenendo al culto liturgico, la devozione ne attinge degli elementi, consistendo nell’adorazione dell’Eucarestia esposta per quaranta ore consecutive. Durante gli anni successivi alla Riforma Luterana, le Quarantore diventarono un modo per riaffermare la presenza di Cristo nell’Eucarestia a livello popolare. La devozione si diffuse in tutta la penisola italiana e in diversi Paesi europei. Nel 1592 il pontefice Clemente VIII prescrisse questa devozione come preghiera perpetua da celebrarsi nelle chiese di Roma indicando, come scopo di questa catena ininterrotta di preghiere, la concordia tra i principi cristiani e la pace fra le nazioni. L’interesse normativo che si riscontra in poco più di un secolo rivela l’enorme diffusione e la sempre maggiore importanza accordata alla devozione, evidente anche nella crescita della spettacolarizzazione della cerimonia di cui oggi restano tracce concrete sia artistiche che documentali.
Lungi dall’essere un fenomeno limitato alla città papale, studi devozionali, artistici e musicologici hanno dimostrato l’organizzazione di importanti cerimonie delle Quarantore a Napoli, Firenze e in Sicilia, per rimanere in territorio italiano, ma anche in Francia, Spagna, Austria e Germania. Nonostante l’evidente interesse suscitato dal tema della devozione delle Quarantore in diversi campi disciplinari, manca a tutt’oggi uno sguardo d’insieme finalizzato a una comprensione globale del fenomeno religioso unitamente agli aspetti normativi, artistici, musicali, di studio del mecenatismo. Inoltre, la maggior parte dei lavori fin qui svolti si è concentrato sul periodo barocco o tardo barocco; appare quindi di particolare importanza suscitare un rinnovamento del campo di studi che investa in misura maggiore il XIX secolo.
Fertile terreno di incubazione di nuovi germi artistici, di nuove tecniche, di momenti culturali diversi, gli apparati e le musiche delle Quarantore costituiscono uno spunto prezioso per approfondire la storia e la cultura visiva e sonora a servizio della fede.
Luogo: Centre Saint-Louis, Largo Giuseppe Toniolo 21 - 00186 Roma
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