
Possibile o impossibile? Ecco come formare il periodo ipotetico in francese e le differenze con l’italiano
Se stai studiando da poco il francese, sicuramente ti starai trovando ad affrontare alcune difficoltà. Infatti, nonostante questa lingua sembri molto simile alla nostra (sono entrambe lingue neolatine), le differenze sono molte ed è necessario tenerle bene a mente.
La grammatica, poi, è sempre un osso duro!
Ad esempio, il periodo ipotetico in francese non viene costruito come in italiano e, spesso, gli studenti sbagliano, compromettendo l’esito degli esami.
Vediamo allora come costruire correttamente la frase.
Cosa esprime il periodo ipotetico?
Il periodo ipotetico, o condizionale, è una delle cose più difficili da imparare nella maggior parte delle lingue neolatine.
Anche la costruzione della frase in francese, quindi, può risultare particolarmente ostica.
I periodi ipotetici in francese codificano un ragionamento naturale, il cosiddetto ragionamento ipotetico che viene usato per speculare su cosa potrebbe succedere, cosa sarebbe potuto succedere o cosa vorremmo che succedesse.
In generale, è una costruzione formata da due frasi:
- la principale (detta apodosi, cioè “premessa”)
- una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè “conseguenza” o “condizionale”) introdotta dalla congiunzione “se”.
Ecco come si forma il periodo ipotetico in francese in modo corretto
Il periodo ipotetico in francese è costituito da una frase subordinata (pròtasi) introdotta da “se”, che esprime una condizione da cui dipende la frase principale (apòdosi).
La congiunzione subordinante “se” in francese si traduce “si”.
Infatti, sia in francese che in italiano si possono avere 3 tipi di periodo ipotetico, e tutti e tre vengono espressi in maniera diversa nelle due lingue.
Andiamo allora a vedere come si forma e diversi esempi che possono esserti d’aiuto.
Periodo ipotetico che esprime una realtà
Quando la frase principale esprime una conseguenza reale e concreta della frase subordinata sia in francese che in italiano il verbo della pròtasi è espresso al presente indicativo:
Esempio: Si je veux, je peux aller au cinéma tous les jours = Se voglio, posso andare al cinema tutti i giorni
A differenza dall’italiano però, nel quale si può usare anche il futuro per esprimere una realtà e un effetto che si verifica in maniera ritardata, in francese si può utilizzare solo il presente.
Esempio: Se prenderai la pioggia, ti verrà il raffreddore - Si tu prends la pluie, tu attraperas le rhume (Se prendi la pioggia, ti verrà il raffreddore)
Periodo ipotetico che esprime una possibilità
Quando protasi e apodosi sono legate fra loro da un rapporto semplicemente possibile o probabile, il verbo della protasi viene espresso in italiano al congiuntivo imperfetto, che è il verbo utilizzato per formulare ipotesi; il verbo della principale viene invece espresso al condizionale presente.
Esempio: Se fossi ricco, mi comprerei una Ferrari”
In francese, invece, mentre il verbo della frase principale viene espresso al condizionale presente come in italiano, il verbo della protasi deve essere espresso all’imperfetto indicativo.
Esempio: “Si j’étais riche, j’achèterais une Ferrari”.
Periodo ipotetico che esprime un’irrealtà o impossibilità
Quando l’apodosi e la protasi sono legate tra loro da un legame irreale o impossibile, in italiano si utilizza il congiuntivo trapassato per esprimere la protasi, mentre per lìapodosi viene il condizionale passato:
Esempio: “Se lo avessi saputo, te lo avrei detto.”
In francese, invece, il verbo della protasi viene espresso al trapassato prossimo dell’indicativo, mentre il verbo dell’apodosi al condizionale passato.
Esempio: “Si je l’avais su, (je) te l’aurais dit”
Le frasi ipotetiche in francese si formano così:
- periodo ipotetico che esprime una realtà: presente indicativo (protasi) + presente indicativo (apodosi).
- periodo ipotetico che esprime una possibilità o un’ipotesi: imperfetto indicativo (protasi) + condizionale presente (apodosi).
- periodo ipotetico che esprime un’impossibilità: indicatif plus-que-parfait (protasi) + condizionale passato (apodosi).
Qual è la differenza tra il periodo ipotetico in italiano e quello in francese?
Il periodo ipotetico in italiano e in francese segue regole simili ma presenta alcune differenze nei tempi verbali e nelle costruzioni utilizzate. Ecco un confronto:
1. Struttura base
In entrambe le lingue, il periodo ipotetico si compone di:
- Una proposizione subordinata (protasi), introdotta da «se» (in italiano) o «si» (in francese), che esprime la condizione.
- Una proposizione principale (apodosi), che esprime la conseguenza.
2. Tipi di periodo ipotetico
Italiano
1. Realtà (possibilità o certezza):
Protasi: Indicativo presente/futuro
Apodosi: Indicativo presente/futuro
- Se studi, supererai l’esame.
2. Possibilità (ipotetico del presente):
- Protasi: Congiuntivo imperfettoApodosi: Condizionale presente
- Se studiassi, supereresti l’esame.
3. Irrealtà (ipotetico del passato):
Protasi: Congiuntivo trapassato
Apodosi: Condizionale passato
- Se avessi studiato, avresti superato l’esame.
Francese
1. Realtà (possibilità o certezza):
Protasi: Indicativo presente/futuro semplice
Apodosi: Indicativo presente/futuro semplice
- Si tu étudies, tu réussiras l’examen.
2. Possibilità (ipotetico del presente):
Protasi: Indicativo imperfetto
Apodosi: Condizionale presente
- Si tu étudiais, tu réussirais l’examen.
3. Irrealtà (ipotetico del passato):
Protasi: Indicativo trapassato
Apodosi: Condizionale passato
- Si tu avais étudié, tu aurais réussi l’examen.
3. Differenze principali
-
Uso del modo congiuntivo:
In italiano, il congiuntivo è obbligatorio nella protasi dei periodi ipotetici di possibilità e irrealtà. In francese, si usa invece l’indicativo imperfetto o l’indicativo trapassato. -
Flessibilità nella costruzione:
In italiano, c’è una distinzione più marcata tra il periodo di realtà, possibilità e irrealtà grazie all’uso del congiuntivo. In francese, questa distinzione è meno netta poiché i tempi dell’indicativo vengono impiegati anche nelle ipotesi. -
Ordine dei tempi:
In francese, i tempi verbali rispettano una corrispondenza simile all’italiano, ma sono meno rigidi. Ad esempio, in contesti informali, si può usare il condizionale presente anche nella protasi (Si j’aurais étudié, je réussirais), sebbene sia grammaticalmente scorretto.
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