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Formazione del femminile in francese: i trucchi per non sbagliare

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Addio ai dubbi sulla formazione del femminile in francese!

Nel percorso di apprendimento di ogni lingua, la grammatica rappresenta spesso una sfida impegnativa, soprattutto quando si tratta di lingue complesse e ricche di sfaccettature come il francese. Le regole grammaticali, con la loro varietà di eccezioni e particolarità, possono sembrare un vero labirinto per gli studenti, anche per quelli più motivati. Avverbi, preposizioni, coniugazioni verbali e sostantivi possono facilmente creare confusione e rendere difficile l’acquisizione di una padronanza sicura della lingua.

Uno degli aspetti che richiede particolare attenzione è la formazione del femminile in francese. Spesso, infatti, piccole variazioni fonetiche o grafiche possono fare una grande differenza e portare a errori anche banali. 

Se hai delle incertezze su come formare correttamente il femminile in francese, non preoccuparti: ecco una guida chiara e semplice per aiutarti a comprendere queste regole e applicarle senza incertezze. 

Come si forma il femminile in francese?

Per distinguere una parola maschile da una femminile in francese bisogna guardare la desinenza: in genere, il segno distintivo del femminile in francese è la »-E» muta in finale di parola, ma ci sono comunque delle eccezioni.
Tuttavia, la regola generale è quella che per formare il femminile dei nomi in francese, ma anche aggettivi e verbi) basta aggiungere una «-e» alla parola maschile.

A volte questa «-e» in finale di parola può anche far cambiare la pronuncia, poiché le lettere che solitamente non si leggono in finale di parola (-d, -t, -p, -s, -x, -z), con quella «e» muta, vanno pronunciate.

Desinenze con la “–e” maschili

Attenzione! Una «-e» finale da sola non dà la certezza di trovarsi di fronte a un femminile. Infatti, queste 2 desinenze con la -e, ad esempio, sono maschili: 

-age: le fromage; 

-isme: le nationalisme.

Formazione del femminile in francese: le eccezioni

Come per la posizione degli avverbi e altre regole grammaticali, esistono delle eccezioni sulla formazione dei nomi in francese:

  • Le parole maschili che terminano in «-e»

Alle parole che in maschile terminano di per sé con una «-e» muta (e quindi non accentata), non si aggiunge. In questo caso, sia il maschile che il femminile si scrivono e si pronunciano allo stesso modo, e sarà l’articolo che ci indicherà il genere della parola.

Esempio: un élève / une élève (n.b.: anche la parola «enfant» rientra negli omografi maschile - femminile pur non terminando per «-e»: un enfant / une enfant, un bambino / una bambina).
 

  • Quando per maschile e femminile si usano due parole diverse

Alcuni nomi hanno un femminile completamente diverso dal maschile:
Esempi: l’homme / la femme (l’uomo / la donna), le père / la mère (il padre / la madre).

  • Quando la parola non esiste al femminile

Questo vale anche se si parla di una donna.
Esempi: UN écrivain, médecin, architecte, chauffeur, maire, auteur, professeur (n.b.: si può dire «la prof.» (ma anche una professoressa di francese, resterà sempre «le professeur»), vainqueur, témoin, chef d’orchestre.

  • Quando la parola non esiste al maschile

Vale anche quando si parla di un uomo.

Esempi: UNE personne, victime, personnalité, vedette, brute, canaille.

  • Quando si aggiungono altri elementi oltre alla sola «-e» o cambia proprio la desinenza.

Esempi:

  • blanc –> blanche
  • frais –> fraîche
  • beau –> belle
  • vieux –> vieille

Poi ci sono le parole in “–eur”(la splendeur, la douceur) che in gran parte sono femminili. Le eccezioni maschili in questo caso sono: le bonheur, le malheur, le professeur, l’ingénieur e tutti i mestieri del caso. 

Ecco alcuni esempi di nomi femminili francesi

Per aiutarti a comprendere meglio la formazione del femminile in francese, vediamo alcuni esempi pratici di nomi maschili trasformati al femminile. Ad esempio, il nome acteur (attore) diventa actrice (attrice), modificando la desinenza -eur in -rice. Questo stesso schema si applica ad altri nomi come directeur (direttore), che diventa directrice (direttrice). Un altro caso comune è quello di chanteur (cantante), che si trasforma in chanteuse (cantante donna), così come serveur (cameriere) che diventa serveuse (cameriera).

Esistono anche nomi che al femminile subiscono una variazione più ampia. Ad esempio, maître (maestro) diventa maîtresse (maestra), e prince (principe) si trasforma in princesse (principessa). In questi casi, è importante fare attenzione al cambiamento delle vocali finali e ai suffissi, che possono variare a seconda del contesto.

Tuttavia, non mancano le eccezioni. Alcuni nomi, come professeur (professore), rimangono invariati sia al maschile che al femminile, anche se in alcuni contesti formali può essere usato professeure per indicare una donna. Altri esempi di questo tipo sono médecin (medico) e ingénieur (ingegnere), che non cambiano forma in base al genere.

Per i nomi di professioni o titoli che terminano in -e, spesso non c’è bisogno di modifiche, come nel caso di artiste (artista) e dentiste (dentista), che rimangono identici per entrambi i generi. Infine, ci sono alcuni nomi che presentano variazioni uniche, come roi (re), che diventa reine (regina), e héros (eroe), che si trasforma in héroïne (eroina), dimostrando quanto sia ricca e variegata la formazione del femminile nella lingua francese. 

Come imparare la grammatica francese?

Abbiamo capito come avviene la formazione del femminile in francese, ma per studiare questa lingua in modo anche veloce, è possibile avvalersi di alcuni strumenti utili come libri, esercizi online, podcast e, ovviamente, corsi di lingua intensivi.

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