Tavola rotonda
Si tratta di una giornata di studi dedicata al ‘gruppo’ degli hussards che trae spunto ed occasione dalla ricorrenza del sessantesimo anniversario della scomparsa dello scrittore francese Roger Nimier (1925-1962), additato polemicamente da Bernard Frank, nel 1952 - in un celebre articolo ospitato dalla rivista “Temps Modernes” fondata da J. P. Sartre - come l’esponente di punta e più rappresentativo di una generazione ‘in rivolta’ di letterati che, avversi tanto al disegno gollista di pacificazione nazionale quanto alla dominante cultura marxista, rivendicava uno spazio di autonomia critica, letteraria (ed editoriale) per un sentire, fortemente connotato sotto il profilo generazionale, genericamente qualificabile come ‘anarchismo di destra’.
La ricorrenza della prematura scomparsa di Roger Nimier, la rinnovata attenzione critica ed editoriale che negli ultimi anni, anche in Italia, sono state tributate a Nimier e agli altri esponenti di rilievo del circuito culturale degli hussards (Antoine Blondin, Michel Déon e Jacques Laurent su tutti) sono pienamente meritevoli di una giornata di studi ed approfondimenti che consenta di esplorare i molteplici aspetti di una stagione culturale che, molto prolifica sia sul piano narrativo e letterario sia su quello della polemica politico-filosofica, è ancora poco nota al pubblico italiano.
Interverrano :
Marco Cicala, Di alcune prove sull’inesistenza degli hussards e l’esistenza di Antoine Blondin
Giuseppe Scaraffia, Storia di un gruppo fuori dalla storia
Enio Bruschi, Roger Nimier e gli ussari a cavallo della cultura italiana del dopoguerra
Massimo Raffaeli, Una vecchia traduzione di Nimier
Stenio Solinas, Gli hussards e la destra francese d’anteguerra. Un patto di ferro e carta